A Gubbio gli ‘stati generali’ dell’editoria di pregio come Gutenberg comanda
Una pattuglia agguerrita di tipografi di tradizione si raduna nella citta’ medievale (16-17 ottobre) per alzare la voce nell’italia della cultura
Libri belli dentro e fuori, impressi a ‘caratteri’ su carta di cotone e rilegati a mano: a chi interessano nel tempo dell’ebook? E soprattutto ci sono seguaci che praticano la stampa di tradizione e appassionati che la amano e comprano questi volumi, a prova di seduzione estetica? Pare proprio di sì e anzi sono in crescita, soprattutto tra i giovani. A rispondere a questa domanda ci sarà il PRIMO FORUM DEI BIBLIOFILI AFFAMATI, non a caso dedicato ad Aldo Manuzio nel V centenario della scomparsa, che si terrà a Gubbio venerdì 16 e sabato 17 ottobre, nella Biblioteca Sperelliana, ex convento di monaci Olivetani con tanto di celle, come aule di lettura e chiostri per passeggiare.
L’Italia è patria dell’umanesimo e dell’artigianato: fiducia nella creatività e cura per i dettagli, amore del passato e senso della dignità umana. Le due anime di una antica civiltà si ritrovano miracolosamente in un oggetto e in una città: il libro di pregio e Gubbio, con la sua grande tradizione manifatturiera, non solo in campo tipografico ed editoriale.
Al Forum della ‘Città dei Ceri’, il 16 e il 17 ottobre, si discuterà dei temi della microeditoria di eccellenza, di antichi e nuovi mestieri, di artigianato di qualità, di futuri artigiani, come indicato dal sociologo di moda Richard Sennet e dalla pedagogista Maria Montessori, che di collegamento tra mente e mano, se ne intendeva davvero. Con la convinzione che si tratti non tanto di una attività nobile ma desueta e amatoriale, quanto di un terreno su cui rilanciare una immagine forte e competitiva del nostro paese, capace di rileggere competenze e saperi arcaici di nuovo al centro della cultura postindustriale.
Sia il vasaio che il programmatore di software, sia il miniaturista che il direttore d’orchestra sono varianti diverse della figura dell’artigiano, motivati unicamente dall’amore per il lavoro ben fatto e condiviso con un gruppo di lavoro, ciascuno con le proprie competenze.
Dal Forum, organizzato in collaborazione con il Comune di Gubbio, ideato sulla base della pubblicazione Guida per bibliofili affamati (Pendragon 2014) di Maria Gioia Tavoni e Barbara Sghiavetta, affioreranno numerose esperienze di editoria di ‘nicchia’ a rischio di estinzione. Fra queste attraenti maison (24 nella guida ma molti di più in tutta Italia), chiamate a raccolta a Gubbio per fare ‘rete’, ci sono Tallone editore,Henry Beyle, Pulcinoelefante, Edizioni dell’Angelo, Edizioni dell’Ombra, Luna e Gufo, Arte Libro unaluna, Edizioni l’Obliquo, Il ragazzo innocuo … In particolare, l’avventura del marchio ‘unaluna’, fondato a Milano nel 1995 da Alessandro Sartori di recente scomparso, ha trovato ‘casa’ proprio a Gubbio e attualmente Anna Buoninsegni Sartori dirige l’’associazione ‘Arte del Libro unaluna’ con sede presso il Liceo Artistico ‘G. Mazzatinti’, in continuità con i lavori editoriali e di laboratorio d’arte, calligrafia, miniatura.
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