Nel segno del libro perfetto

‘unaluna’ nel segno del libro perfetto

Alessandro Sartori arriva a concepire la produzione di un’editoria artigiana di pregio, con in testa un’idea ben precisa di libro. Deve essere – come di fatto sarà – un’opera estetica ed etica. L’estetica passa attraverso quello che lui chiama ‘risveglio dei sensi’, un mondo speciale fatto di pagine che si vedono, si toccano, odorano, si sentono e si gustano per contenuto e forma, dove lui profonde a piene idee le molteplici esperienze di vita e di lavoro: la precisione del design, lo sguardo del regista allenato in tanti anni di professione, l’attitudine mai compiaciuta ad un’eleganza naturale.

 

Qualità delle materie prime

La qualità delle materie prime usate, a partire dalla carta di cotone, i gesti di mani sapienti ed esperte, eredi del passato orgoglioso di un ‘fare’ tutto italiano che il mondo intero ci invidia, sono fonte di ispirazione per concepire capolavori di assoluta e rara bellezza, libri che stupiscono e seducono. L’etica nasce invece da una concezione umanistica del lavoro, dalla profonda soddisfazione dell’agire con ‘mente e mani’ in armonia. Al principio di un guadagno equo dal proprio operato e rispettoso di quella profonda idealità che dà un senso all’umano agire, Alessandro Sartori sarà fedele tutta la vita, anche con scelte difficili e tormentate, ma coerenti con la profonda libertà di pensiero e di azione.

 

Un editore visionario

Non era solo un editore di straordinaria bravura e genialità, era un ‘visionario’ con una straordinaria abilità a utilizzare in modalità contemporanee i canoni della tradizione tipografica, facendo dialogare tra loro linguaggi e stili diversi, per invenzioni sorprendenti di gusto e di risultato. Era un uomo che tendeva alla ‘verticalità’ e, pur essendo concretamente attivissimo, coltivava una propensione alla contemplazione e ad una socialità schiva e riservata. Chi lo ha conosciuto ha ricevuto un ‘dono, chi non lo ha mai incontrato lo può fare sfogliando i suoi libri.